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editoriale

Sei membro attivo di una 'piccola' chiesa?

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 maggio 2013

Originariamente pubblicato sul numero di settembre 2012 de The Christian Science Journal


Se sei membro di una piccola chiesa e non sembra che nella comunità ci sia molto interesse nella Scienza Cristiana, non preoccuparti: continua la tua opera. L’attività spirituale costituisce la Chiesa, fa conoscere agli altri la Scienza Cristiana e benedice il mondo intero.

Negli anni scorsi ho visitato una ventina dei cinquantasei Paesi dell’Africa e sono sempre tornato a casa ispirato da ciò che gli Scientisti Cristiani africani stanno facendo. Ad esempio ci sono sei chiese a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, quattro società, vari gruppi informali e venti practitioners presenti nell’elenco del Journal. Alcune chiese hanno grandi Scuole domenicali e alcune tengono servizi domenicali multipli. A uno degli incontri con i giovani (Youth Summit) cui ho partecipato come conferenziere, c’erano ben seicento partecipanti.

Ma poi dall’Africa rientro in Canada e negli USA, grato per quello che viene compiuto in questi paesi, dove la Scienza Cristiana è maggiormente affermata, ma non in termini di crescita del numero di membri. Vedete, qui dove i numeri non sono così alti, ognuno di noi non è uno dei pochi rimasti, ma un pioniere di questo momento storico e di questa cultura. Ogni Scientista Cristiano, nonostante l’aggressiva “medicalizzazione” di questi Paesi, sta riconoscendo che la base dell'assenza del peccato e della salute è Dio, Mente divina. Apprezzo quindi queste superstar spirituali, alcune di fatto veri luminari, che lavorano in queste aree da tempo stabilmente affermate.

Naturalmente un bravo a tutte quelle chiese che hanno invertito la tendenza al ribasso del numero di membri. Tuttavia continuare il nostro lavoro per la chiesa, anche quando in superficie non si vede molto interesse, ha davvero valore e contribuisce a espandere i buoni effetti della Scienza Cristiana ovunque ciò stia accadendo.

Qualunque sia al momento la tua esperienza di chiesa, quando tieni il pensiero in linea con il Principio divino, Dio, e consenti alla tua coscienza di esserGli trasparente, stai mettendo in pratica la vera Chiesa. Ogniqualvolta rifiuti il falso e imperfetto senso di uomo e affermi che l’uomo è perfetto, in quanto immagine e somiglianza di Dio, stai guarendo.

Mary Baker Eddy ha scritto: “Colui che pensa bene dimora all’ombra dell’Onnipotente. I suoi pensieri possono solo riflettere pace, buona volontà verso gli uomini, salute e santità” (The First Church of Christ, Scientist, and Miscellany, pag. 210). Questa determinazione a onorare Dio, mercé l’unica Mente, costituisce la vera Chiesa e una chiesa affiliata avanza quando vede se stessa come comunità di pensatori, impegnati in questa preghiera. 

A proposito di comunità, se i carboni della brace vengono allontanati gli uni dagli altri cessano di bruciare, ma quando essi vengono ravvicinati producono fuoco, calore e luce. Allo stesso modo, lavorare con altri che praticano la Scienza della Mente, anche se pochi, può aiutare una chiesa a restare viva con amore e ispirazione e splendere con maggior brillantezza. In verità non si eccede mai nel bisogno di dare alla Chiesa, né mai si viene privati della sua benedizione.

Tempo fa dovetti tenere una conferenza per una chiesa di un Paese dell’Europa occidentale. Una sola persona era presente per la telefonata di preparazione alla conferenza. Fui ancor più sorpreso quando vidi che l’unica persona in quella chiesa nuova e bella, il mattino prima della conferenza della domenica pomeriggio, era lo stesso uomo della telefonata e lo stesso che era venuto a prendermi all’aeroporto! Serviva come Primo e Secondo Lettore, gestiva la registrazione della musica per gli inni e raccoglieva perfino la colletta. Io e due signori di fuori città costituivamo la congregazione. Quest’uomo mi spiegò che gli altri membri della chiesa erano di supporto, ma non uscivano spesso. Alla fine parteciparono alla conferenza una quindicina di persone, e per noi fu una piccola vittoria. Il valore che aveva la chiesa per questo membro e la sua aspettativa di rinnovamento, mi toccarono.

Non giudichiamoci in base a quante persone partecipano ai nostri servizi. Un’altra chiesa ha una maggiore partecipazione della nostra? Vengono meno persone di trent’anni fa? Queste domande ci vogliono distrarre dall’insegnamento fondamentale della Scienza Cristiana che vi è una Mente che ciascuno di noi riflette. Dovremmo misurare la crescita da quanto cresciamo in grazia e da quanto seguiamo Gesù nella vita quotidiana.

Che la vostra chiesa abbia molti membri o pochi, ciò che la Scienza Cristiana insegna è vero, e ogni giorno ci offre un’opportunità, con tranquilla fiducia in Dio, di aiutare l’umanità intera a vederlo.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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