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Al sicuro dagli abusi

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 marzo 2012

Tradotto dal Christian Science Sentinel del 26 ottobre 2009


L'Istituto Americano sulla Violenza Domestica afferma che negli ultimi anni, tra tutte le vittime di violenza domestica, dall’85 al 95 per cento si è trattato di donne, anche se ci sono segnalazioni di abusi pure nei confronti degli uomini. È anche riportato che la violenza domestica è la principale causa di lesioni nelle donne, le quali hanno maggiori probabilità di essere assalite da qualcuno che conoscono, piuttosto che da un estraneo.

In alcune culture, per secoli l'abuso all'interno delle famiglie è stato accettato come una forma di controllo o di disciplina; e dove non è questo il caso, spesso è una storia sommersa di comportamenti prevaricanti che si tramandano di generazione in generazione, in silenzio e a porte chiuse.

Ma a prescindere da quello che dicono le statistiche sugli abusi e sulla loro storia, l'abuso non è una condizione ineludibile. C'è una legge divina che leva le ombre scure e nascoste degli abusi e stabilisce per tutti la libertà di scoprire che loro sono i figli amati e protetti di Dio.

Nel corso degli anni ho maturato, attraverso gli insegnamenti della Scienza Cristiana, la forte convinzione che la bontà della creazione di Dio è qui e ora. E questo significa che è sempre esistita – perfino dove avvengono degli abusi - e che voi ed io abbiamo la capacità donata da Dio di vedere e sentire la gioia di questa buona creazione.

L'amore di Dio e il mantenimento costante della Sua perfetta creazione sono eterne realtà in cui ciascuno dei suoi figli è amorevolmente fornito di ogni bene e ciascuno è teneramente curato. È un amore che guarisce e protegge, che ci porta fuori dalla violenza e che è in grado di ripristinare l'integrità delle nostre relazioni. Siamo tutti benedetti dalle qualità spirituali che possono essere usate ed espresse in ogni rapporto umano, in qualsiasi circostanza.

Alcuni anni fa, una giovane donna mi chiamò per pregare con lei su quello che mi descrisse come il suo maltrattato matrimonio. Sia lei che i suoi figli si sentivano minacciati da un marito prepotente e verbalmente violento. Gli episodi di abuso erano aumentati nel corso degli anni e il suo giovane figlio le stava chiedendo di lasciare suo padre, perché aveva paura di lui. Ma la donna era riluttante a prendere in considerazione il divorzio, avendo la sensazione che sarebbe dovuta rimanere col marito per il bene della famiglia e per ragioni finanziarie.

Dopo che questa donna ed io avemmo parlato e pregato insieme, ella provò una crescente fiducia che Dio sarebbe stato la sua guida in questa situazione. Concordammo che nessuna forma di abuso è accettabile. Trovare soluzioni durature è il diritto di ogni vittima di abuso. Ci appoggiammo ad una direttiva potente, applicabile a tutte le forme di discordia, che si trova in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy: "Elevatevi nella forza dello Spirito per resistere a tutto ciò che è dissimile dal bene. Dio ha reso l'uomo capace di far ciò e nulla può annullare le facoltà e il potere divinamente accordati all'uomo" (pag. 393:14).

Era chiaro che in questo caso di abuso, le parole cruciali erano "nella forza dello Spirito", e "Dio ha reso l'uomo capace di questo…" La forza e la capacità innata di distruggere le condizioni di abuso, che Dio ha dato a tutti, sono una forza potente che è immediatamente disponibile. E con questo senso di autorità a sostegno delle nostre preghiere, la giovane donna ed io sentimmo "la forza dello Spirito" come una potenza assolutamente reale su cui appoggiarsi.

Pregammo per capire che tutto il bene viene a ciascuno di noi direttamente da Dio. Sembrava giusto cominciare dall'inizio, per così dire, rigettando la vecchia credenza che questa donna fosse mai stata formata dalla costola di un uomo (cfr. Gen. cap. 2) e sapendo invece che entrambi, la donna e l'uomo, sono espressioni spirituali della bontà divina, completamente amati. Quindi, in realtà, niente che il marito di questa donna avesse fatto o detto aveva alcun potere di farla sentire male – o bene.

Quando le divenne via via più chiaro che c’è solo una Causa e Creatore - Dio - e quindi un solo effetto, ella si tranquillizzò e divenne più fiduciosa che ci sarebbe stato un risultato giusto. Fu felice all’idea di stare riscoprendo il suo rapporto con un Dio amorevole e protettivo. Nella realtà spirituale Dio era il suo Creatore, del tutto avulso da un senso umano di un marito con difetti e tendenze violente.

Nel primo capitolo della Genesi è scritto che Dio creò sia il maschio che la femmina (Gen. 1:27). Quindi, ne possiamo tranquillamente dedurre che siamo completi nelle qualità che ognuno di noi esprime - come, analogamente, consideriamo che ogni raggio di sole includa tutte le qualità del sole. Una donna può esprimere quelle che potrebbero essere spesso considerate qualità maschili, come forza e coraggio; e un uomo potrebbe esprimere tenerezza, cura, qualità compassionevoli spesso associate alle donne. Risvegliando questo potenziale, che viene a tutti noi da Dio, esso inizia a far svanire la paura e fornisce il coraggio di andare avanti in una direzione che porta libertà, dominio e gioia.

Le qualità che costituiscono questa identità spirituale sono spiegate nel seguente passaggio di Scienza e Salute: "Dobbiamo scrutare a fondo nel realismo invece di accettare soltanto il senso esteriore delle cose" (pag. 129:24-27). Le qualità spirituali sono gratuitamente a disposizione di tutti per percepirle, esprimerle e gioirne. La legge di Dio dell'abbondanza porta naturalmente alla luce una chiara espressione di bontà, dissolvendo la convinzione che la materia possa avere alcun potere o realtà per creare o distruggere il bene.

Per avere una visione più chiara della sua natura spirituale, la donna che stavo aiutando stilò una lista delle qualità datele da Dio che ella stava gradualmente apprezzando. In realtà iniziò ad espandere il suo senso di ciò che la completezza spirituale significasse. Il pensare alle qualità divine, il cercare i riferimenti ad esse nella Bibbia e negli scritti di Mary Beker Eddy e lo sforzarsi di esprimerle sempre più nella sua vita quotidiana, le dava un senso di dominio e forza.

Prendemmo in considerazione questa meravigliosa promessa contenuta nel libro di Isaia: "Poiché il tuo creatore è il tuo sposo; il suo nome è: l’Eterno degli eserciti… " (Isaia 54:5). Le qualità di un marito o di una moglie sono un aspetto della cura autentica di Dio per la Sua creazione, espressa nella completezza di ogni individuo. Ciascuno di noi comprende tutte le qualità maschili e femminili in perfetto equilibrio. Esse sono intrinseche alla nostra natura spirituale, derivanti da Dio. Quindi nulla può mancare o essere perso.

Ragionando insieme, la mia amica ed io convenimmo che, anche se suo marito era benestante economicamente, ella avrebbe dovuto smettere di guardare al denaro o ad una persona come la sua fonte di sicurezza. Quindi, convertimmo quel bene materiale in pensieri come l'abbondanza, la libertà, la grazia, la completezza, la gratitudine.

Come risultato di questa traduzione spirituale del pensiero, la sua paura cominciò a svanire ed emerse un crescente senso di interezza. Capì che l'amore compassionevole  di Dio era sempre con lei e divenne meno intimidita dal comportamento del marito. Si rese conto che l'amore di Dio è potente e sempre con ognuno di noi. Questa comprensione la convinse che il bene nella sua vita proveniva da Dio. Poteva accettare completamente la promessa di Gesù di forza e di speranza. La presenza del Cristo da lui rappresentata è ancora qui. Mary Baker Eddy descrisse questa presenza come "lo spirito di Dio, della Verità, della Vita e dell’Amore, che guarisce mentalmente" (Scienza e Salute, pag. 137:22-24). Il Cristo ci libera e solleva da situazioni che minacciano di farci del male. Il Cristo ristabilisce l'armonia e la pace per coloro che sono colpiti da abusi.

Gesù insegnò che l'amore di Dio è più che umana bontà. È l’onnipotente, immutabile Principio divino, la nostra unica causa reale. Dimostrò che la nostra vera natura è spirituale e che non siamo mai dei mortali vulnerabili. Dio non è passivo, ma sempre attivo e sempre presente per guarire, salvare e benedire l'umanità. Le opere di Gesù portarono la potenza del Cristo per illuminare ogni esperienza umana e rivelarono la nostra dignità e la nostra condizione di figli di Dio. Confermò che siamo sempre nell'amore di Dio, come, ad esempio, quando la folla inferocita voleva lapidarlo ed egli fu in grado di passare con calma "in mezzo a loro" (vedi Giov 8:59).

Mary Baker Eddy scrisse: ". . . a tutta l'umanità e in ogni ora, l'Amor divino provvede tutto il bene" (Scienza e Salute, pag. 494:16). Questa affermazione è la realtà di ciascuno dei nostri momenti e tutti abbiamo il diritto e la capacità di far sì che questa unica realtà governi la nostra vita.

Gesù dimostrò che vi è una profonda, duratura soluzione alle condizioni che affliggono l'umanità, non importa quanto grave o da quanto a lungo sembri essere la condizione umana. La presenza di Cristo è come una luce nelle tenebre. Essa rivela la verità di Dio che stiamo vivendo nel regno dei cieli proprio ora, proprio dove ci troviamo. Comprendere questa verità, anche solo un poco, significa applicare la legge di Dio di cui Gesù ha parlato quando ha detto: " …conoscerete la verità, e la verità vi farà liberi" (Giov. 8:32).

Una comprensione della presenza di Cristo toglie le imposizioni che il bugiardo, chiamato Diavolo o male, cerca di imporre a vite innocenti. Essa dimostra che il male, o "magnetismo animale" - termine che Mary Baker Eddy usò per descrivere il male - non ha forza alcuna.

Dopo che la donna ed io pregammo con queste idee potenti, ella iniziò a sentirsi più forte e il suo pensiero divenne più chiaro. Fu condotta a porre fine al matrimonio. Andò avanti, sentendosi avvolta nell'amore di Dio e con una tranquilla autorità che l’ha guidata ad ogni passo.

Dopo il divorzio, incontrò e sposò un uomo che esprime magnificamente le qualità che aveva cercato nelle sue preghiere. È una relazione felice ed esaltante che ha benedetto la sua famiglia in molti modi. E l'ha portata a una crescente comprensione della descrizione del cielo in Scienza e Salute: " Armonia; il regno dello Spirito; il governo del Principio divino; spiritualità; beatitudine; l'atmosfera dell'Anima..." (pag. 587:27). Questa armonia si fa sentire nella vita di coloro che sono toccati dal Cristo come inteso nella Scienza Cristiana. Essa si traduce in guarigione e libertà dalle imposizioni e dal dolore provocati dai casi di abuso. E ha il potere di eliminare gli abusi e lasciare posto solo al bene - guarendo l'aggressore e perfino ristabilendo un matrimonio.

Il cielo è una realtà presente alla quale chiunque può risvegliarsi qui ed ora, pensiero dopo pensiero. Non siamo mai fuori dal nostro amato focolare nel regno di Dio e i messaggi di Dio sono sempre presenti per condurci a questa comprensione. La Bibbia e gli scritti di Mary Baker Eddy guidano attraverso l’incoraggiante comprensione che "…il regno de’ cieli è vicino" (Matteo 3:2). Ecco, siamo tutti al sicuro, coccolati e sempre in buone mani.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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