Una sera di alcuni anni fa, stavo preparando una cena a base di spaghetti per la mia famiglia. Mentre mi allungavo per arrivare a prendere un piatto per la pasta dall’armadio, un grosso coperchio di vetro mi cadde in testa. Mi spaventai e gridai. Poi mi accorsi che la testa stava sanguinando copiosamente. Mi misi un panno per fermare l'emorragia, quindi terminai di preparare la cena.
Capii che avrei fatto meglio a prendere il controllo del mio pensiero, così fu naturale per me cominciare a pregare, e lo feci subito, affermando la mia unione con Dio. Cercai anche di mantenere un atteggiamento normale per non allarmare mio marito e le mie figlie.
Dopo cena mi sentivo girare la testa, così andai in un'altra stanza e chiamai un’amica per chiedere un aiuto tramite la preghiera. Appena riattaccato il telefono, mi venne alla mente una frase della definizione di "uomo" contenuta a pagina 475 di Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy che lo definisce come: "la cosciente identità dell'essere come viene rivelata nella Scienza.” Compresi che non avrei mai potuto perdere conoscenza, perché ogni coscienza è nella Mente e io riflettevo questa vera unica consapevolezza.
Le vertigini mi passarono immediatamente, e fui in grado di unirmi alla mia famiglia per la serata. La mattina dopo, facendo la doccia, lavai il sangue secco dai capelli. Non vi era taglio, né alcun segno che l’incidente fosse mai accaduto. Rimasi allora, e sono tuttora, strabiliata per l'immediatezza e l'efficacia di un’unica idea giusta.
Longmont, Colorado, USA