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La preghiera non è una petizione ma una dimostrazione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 marzo 2012

Tradotto da Le Héraut de la Science Chrétienne, marzo 2012


Accettando la premessa che Dio è Tutto, che la Sua bontà è universale e che ciascuno di noi è eternamente incluso in questa totalità divina, la nostra preghiera possiede allora il potere del Cristo e ciò è sufficiente per apportare la guarigione. La luce di Cristo, la Verità, il messaggio divino di Dio per ogni uomo e ogni donna, si manifesta sempre attraverso la dimostrazione e la preghiera esaudita. Questa luce dissipa ciò che sembra impedire di realizzare che Dio, il bene, è supremo.

In effetti, i cinque sensi materiali sono dei falsi testimoni che mostrano ciò che è irreale, ciò che sembra essere ma non è, come la nebbia nasconde tutto ciò che avvolge. Lasciate che ve ne dia un esempio. Davanti a casa mia c’è una bella piazza alberata con delle panchine, degli scivoli, delle altalene e altri giochi per i bambini, delle aiuole con dei fiori e una fontana i cui getti d’acqua, di notte, sono luminosi e formano dei giochi di luce. Dal mio balcone vedo bene tutto ciò, ma in inverno quando si manifesta una spessa nebbia, tutto sparisce dalla mia vista, come se niente esistesse, come se niente fosse mai stato là. Devo allora credere che la piazza, la fontana, etc., non solamente non esistano ma non siano mai esistiti semplicemente perché in quel preciso momento non li vedo?

Certamente no! Sono infatti certo che la piazza e tutto il resto esiste ancora e che quando la nebbia si sarà dissipata, potrò nuovamente vedere sia la piazza che tutte le belle cose che si trovano in essa.

La nebbia non ha potuto né cambiare né danneggiare tutto ciò che compone la piazza, non ha fatto altro che nascondere, oscurare, temporaneamente le cose. Dunque non provo né paura né apprensione perché sono certo che niente, nulla, è cambiato. Analogamente, quando la nebbia dei sensi materiali mi suggerisce che una malattia, una mancanza, una perdita qualsiasi o un deterioramento siano reali, non ho bisogno di temere, di avere paura, poiché so e comprendo che la perfezione di ogni uomo, donna e bambino, in quanto creazione di Dio e somiglianza di Dio, non cambia e non può essere cambiata: Dio, lo Spirito, è il solo potere. Ciò che mi è sempre possibile fare, è allora di pregare gioiosamente, al posto di temere, affinché la luce del Cristo riempia la mia coscienza, e la coscienza di colui o colei che mi ha chiesto aiuto con la preghiera. In effetti, il Cristo è presente in tutte le coscienze ed ha il potere di far trionfare il bene in tutti i tempi e in tutte le circostanze, poiché la sua sorgente, o Principio, è Dio, il grande « IO SONO ».

Chiedere delle «cose» a Dio non è una preghiera perché Dio non conosce la materia, Egli non l’ha mai creata e non ne è per tanto cosciente. Dio è Spirito e lo Spirito è la Mente che conosce e svolge solo le Sue proprie idee. Dunque Dio ci dona delle idee giuste ed esse, a loro volta, ci apportano ciò di cui abbiamo bisogno in ogni momento, poiché «L’Amor divino ha sempre provveduto e sempre provvederà ad ogni bisogno umano» (Scienza e Salute, pag. 494 ). Inoltre, come dice la Bibbia : «Levate gli occhi e mirate le campagne come già son bianche da mietere» (vedi Giovanni 4:35). L’abbondanza divina è inesauribile, è sempre presente ed è sempre pronta a provvedere ai nostri bisogni; ogni giorno riceviamo ciò che risponde alle nostre necessità del momento e ne riceviamo in sovrappiù.

Qualche anno fa avevo bisogno di una bella camicia bianca per assistere ad un matrimonio, ma in quel momento non potevo acquistarla perché non avevo il denaro necessario per una tale spesa. Mi ricordo che un giorno mentre stavo guidando, abbastanza lontano da casa, mi dovetti fermare a fare benzina e ad un certo punto mi ritrovai a pregare mentalmente, con una grande pace. Mi rivolsi a Dio, fiducioso e calmo, dicendogli : «Caro Padre, Tu sai prima di me ciò di cui ho bisogno e Tu sai che ho bisogno dei Tuoi angeli, i Tuoi pensieri divini, alati di Verità e di Amore, per fare fronte a ciò che sembra farmi difetto in questo momento. Ti ringrazio poiché sono certo che Tu non mancherai di inviarmeli». Quasi immediatamente, mi venne l’idea di recarmi ad una certa stazione di servizio che conoscevo e ci andai. Mentre il gerente mi aiutava a fare il pieno, scambiammo qualche parola ed io gli feci i complimenti per la bella camicia che indossava. Lui mi disse allora che l’aveva acquistata in una fabbrica di camicie, non lontana, che stava facendo grandi saldi e mi spiegò anche come arrivarci in automobile. Naturalmente mi recai subito all’indirizzo che mi era stato dato e potei acquistare una camicia bianca veramente bella e perfettamente adatta per andare al matrimonio cui ero stato invitato, pagandola un prezzo di tre volte inferiore rispetto a quello che l’avrei pagata in un negozio. E dopo aver pagato sia la benzina che la camicia, mi rimasero ancora dei soldi in tasca! Ringraziai il nostro caro Padre con gioia e ricordo di aver cantato mentalmente l’Inno n° 256 dell’Innario della Scienza Cristiana, le cui parole sono di Mary Baker Eddy, la scopritrice e fondatrice della Scienza Cristiana; nelle parole di detto Inno (versione francese) troviamo tra l’altro : «… gli angeli santi in fondo a me, risvegliano, con i loro canti divini, l’amore e la fede». Mi sentii veramente unito a tutti i cristiani che durante i secoli, con i canti ed i salmi hanno espresso gioia, speranza e riconoscenza verso Dio.

Sì, niente esiste al di fuori dell’amore di Dio per la Sua creazione, per i suoi ben amati figli nei quali prende piacere, e la preghiera permette di riconoscere la perfezione di tutto ciò che esiste e di vedere manifestarsi questa perfezione nella nostra vita quotidiana.

La vera preghiera è molto più che una petizione : essa è una dimostrazione dell’onnipresenza e della sollecitudine divine. Allora, possiamo gioire continuamente e rendere gloria a Dio che si prende sempre cura di noi tramite il Suo Cristo, e sapere che la guarigione è sempre possibile.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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