Quest’anno, poco prima dell’inizio della quarta elementare, cominciò a farmi male un occhio. Anche se a vederlo dall’esterno sembrava normale, dentro mi faceva male. Non sapevo cosa stesse succedendo, ma mi distolsi da quel pensiero e, al suo posto, mia mamma mi aiutò a comprendere che non esiste altra causa oltre a Dio.
Il primo giorno di scuola mi distrassi continuamente e mi sentii molto a disagio per l’intera giornata. Alla fine della scuola rientrai a casa e iniziai a pregare per l’occhio insieme alla mia famiglia. Telefonammo ad una practitioner della Scienza Cristiana per essere aiutati, e mi piacque molto quello che mi disse: il mio occhio era già perfetto, perché Dio mi aveva fatta perfetta. Aggiunse anche che l’errore che sembrava darmi fastidio all’occhio era come una gomma da masticare attaccata sulla fronte. Potevo semplicemente staccarla e gettarla via, perché non era parte della mia realtà. Questo esempio mi aiutò molto, e il giorno dopo andai a scuola.
Continuammo a pregare perché l’occhio mi faceva ancora male e cominciò ad avere un aspetto bizzarro. Nella Lezione biblica della Scienza Cristiana per quella settimana c’era una citazione tratta dalla seconda epistola di Paolo ai Corinzi che dice: “camminiamo per fede e non per visione” (5:7). Inoltre mia mamma mi lesse da Scienza e Salute di Mary Baker Eddy la definizione spirituale di occhi: “discernimento spirituale – non materiale, ma mentale” (pag. 586). Fui felice di comprendere che gli occhi non erano materiali, ma spirituali, e che erano perfetti, come Dio li ha fatti.
Il giorno seguente tornai da scuola felice e libera. L’occhio non mi faceva più male: ero guarita!
Dove Canyon, California, USA