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La mia prima guarigione

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 luglio 2012

L’Araldo della Scienza Cristiana, luglio 2012


Come ogni anno mi trovavo in vacanza in campagna con mia figlia e i nostri cani. Ormai era diventata una bella consuetudine durante la quale ognuno di noi si riposava dalle fatiche di lavoro e scuola.

Ma quell’anno, i miei cani erano stranamente irrequieti ed il motivo era un gregge di pecore che ogni giorno venivano portate al pascolo da un pastore del luogo. Dopo questa scoperta, cominciai a tenere i cani più sotto controllo, sempre legati o al guinzaglio durante le passeggiate.

In un pomeriggio assolutamente tranquillo fui risvegliata dalle urla del pastore che aveva sorpreso i miei cani aggredire una pecora, mentre la spingevano verso un albero. Corsi a vedere e rimasi agghiacciata: non avevo mai visto i miei cani fare una cosa simile. Cominciai ad urlare per dividerli dalla pecora e loro, sentendomi, mollarono la loro preda e scapparono via, lasciando la pecora a terra, senza vita. Nel frattempo, il pastore furioso si stava avvicinando a me, inveendo e minacciandomi con il suo bastone. Io ero atterrita, lo spavento ed il dispiacere di una situazione simile mi lasciavano senza parole: mi avrebbe denunciato e me ne sarei dovuta andare. D’altra parte la pecora che era morta era anche incinta, questo era quello che ero riuscita a capire nello stato confusionale nel quale mi trovavo. Il pastore se ne andò ed io rimasi lì, in quel silenzio così surreale, e cominciai a fare l’unica cosa che potevo fare: pregare. Conoscevo la Scienza Cristiana da poco, ma avevo già i suoi principii in testa. Per me la pecora non era morta, visto che poteva solo esprimere la Vita, Dio. Cominciai a pregare, affermando tutto ciò che sapevo riguardo la vita e l’eterna presenza dello Spirito. Il grosso nodo della mia paura cominciò a sciogliersi e per un attimo distolsi lo sguardo da quella scena sconsolata. Non potrò mai dimenticare lo spettacolo che mi si apriva davanti: un tramonto spettacolare, con un sole rosso fuoco che tingeva le nuvole da grigie scuro a rosa. Le montagne lontane facevano da sfondo e gli alberi ne delineavano i profili. Un vento leggero annunciava l’arrivo della sera e senza che me ne fossi accorta era diventato buio. Non so quanto tempo era passato, ma quando mi alzai, guardai la pecora che era ancora lì senza muoversi. Me ne andai via, molto triste, ma decisa a continuare nelle mie preghiere.

La notte passò. Dopo aver pregato a lungo, mi addormentai un po’ più serena, sapendo che tutto era nelle mani di Dio. La mattina dopo mi alzai per prima, scavalcai il recinto del campo che era ancora chiuso e salii in cima per cercare la pecora. Non trovandola dove l’avevo lasciata, pensai che fosse stata mangiata da lupi o cinghiali molto frequenti in quella zona di campagna. Salendo ansimante nella mia ricerca, notai una piccola casetta diroccata, nascosta da un fitto castagno e quasi mi sembrò naturale entrarci. La mia gioia ed emozione fu tanta quando, dietro ad un tramezzo ancora in piedi, scorsi la pecora che mi guardava con uno sguardo meravigliato.

La mia gratitudine fu tanta e ancora di più fu la mia soddisfazione nel vedere l’incredulità del pastore entrato poco dopo. La pecora rimase per qualche giorno in quel ricovero che si era scelta ed ebbe tutte le nostre attenzioni e cure possibili. Un mese dopo ricevetti la notizia che aveva partorito un agnellino forte e sano.

L’eterna azione della sostanza dello Spirito non cessa mai la sua efficacia e nulla può interferire con il senso spirituale, neanche un evento simile, perché lo Spirito guida e governa. L’armonia del creato e l’onnipresenza della Verità sono sempre presenti. Imparai che Dio non abbandona mai nessuna delle sue creature: la pecora era guarita e i miei cani non sono mai più scappati.

Questa fu la prima grande guarigione che ottenni tramite la preghiera, così come insegnato dalla Scienza Cristiana. Non solo ne fui testimone, ma diretta beneficiaria. Dopo questa, ne sono seguite molte altre che mi hanno spinto a fare il corso d’istruzione, dato da un insegnante della Scienza Cristiana, e dedicato a chi vuole intraprendere lo studio approfondito del metodo di guarigione spirituale insegnato dalla Scienza Cristiana. Al conseguimento del corso sono diventata una practitioner, cioè dedicando le mie giornate al lavoro metafisico che consiste nel pregare per coloro che me lo chiedono, affinché trovino la guarigione. Sono molto riconoscente per il cammino percorso da quell’estate di tanti anni fa!


La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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