Sebbene una conferenza sia ovviamente un modo per tradurre la Scienza Cristiana in parole, la mia idea continua ad essere che l’efficacia di una conferenza sia proporzionale a quanto spirito di Verità e di Amore io riesco a dimostrare nella mia vita. Il pubblico sentirà le parole, ma ne percepirà il messaggio con più efficacia solo se io sono convinta della Verità che sto enunciando.
Questa mia convinzione deriva da ciò che i discepoli di Gesù Cristo appresero e compirono, ovvero che le opere confermano la Parola. Nel Vangelo secondo Marco si racconta che dopo l’ascensione di Gesù i suoi discepoli «…se ne andarono a predicare da per tutto, operando il Signore con essi e confermando la Parola coi segni che l’accompagnavano» (16:20).
Da ciò consegue che predicazione e guarigione procedono fianco a fianco sotto la guida amorevole della saggezza, del potere e dell’amore di Dio. La Parola deve venire confermata. Le mie parole devono trovare riscontro nella guarigione.
Ecco perché è importante che il conferenziere e la chiesa filiale o la società che organizzano la conferenza aderiscano all'esempio di Gesù Cristo. Seguendo la sua chiamata a guarire i malati e liberare coloro che sono prigionieri del peccato, corroboriamo ciò che diciamo. Il potere guaritore della Verità e dell'Amore divini dimostrati rafforza sempre più la nostra fiducia nel fatto che Dio è effettivamente con noi.
Nel prepararmi per ogni conferenza, uso le parole di un inno come preghiera costante e umile nel mio pensiero: «lascia che le tue opere confermino le tue parole» (Violet Hay, Innario della Scienza Cristiana, n° 12).
Poiché la guarigione è la base di una conferenza, concentro il mio lavoro di preparazione sulla guarigione nella mia vita. Spesso invito la chiesa filiale o società ad unirsi a me nell'impegno verso la guarigione prima della conferenza. Questo rende oneste le nostre parole e porta certamente risultati magnifici. Nel corso degli anni questo tipo di preparazione alla conferenza ha condotto sia me che i membri a guarigioni di problemi fisici di lunga durata, alla soluzione di problemi economici, a sistemare relazioni incrinate, a vincere la paura di parlare della Scienza Cristiana, e tutto questo prima ancora della conferenza!
Proprio recentemente notai i sintomi dell’influenza proprio il giorno in cui dovevo tenere una conferenza. Grazie al lavoro di preparazione che avevo fatto, riconobbi immediatamente che nulla avrebbe potuto impedirmi di dimostrare che la Parola di Dio guarisce. Continuai a pensare che il Consolatore promesso è qui, come rivelato da Mary Baker Eddy, e che né la Scienza Cristiana né il vero apprezzamento per la vita della sua scopritrice e fondatrice potevano essere minati, bloccati, rifiutati, contaminati, respinti o rovesciati. Pregai per riconoscere il fatto che sia io, sia la chiesa filiale organizzatrice eravamo sotto l'influenza protettrice dell'Amore divino. Riconobbi che la Mente che porta avanti il proprio messaggio, lo protegge e di conseguenza l’ora della conferenza è sotto la Sua protezione. I sintomi scomparvero rapidamente, io mi sentii perfettamente bene e fui libera di tenere la conferenza.
Fu interessante che dopo la conferenza qualcuno mi disse che faceva fatica ad accettare l'idea che la guarigione fosse il risultato naturale della pratica del vero Cristianesimo. Proprio grazie alla mia guarigione di quello stesso giorno, e grazie a tutte le guarigioni che ho avuto e visto nel corso degli anni, fui in grado di rispondere con tenera pazienza e con rassicurazione che nessuno può essere separato dall'amore guaritore di Dio. In quel momento sia l'uomo che mi aveva fatto la domanda sia io stessa potemmo percepire lo spirito dell'autentica fiducia nel Cristo guaritore. L’uomo se ne andò con maggior fiducia nel fatto che anche lui avrebbe visto la Parola di Dio confermata nella sua vita.