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Camminare con Dio

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 ottobre 2011

Tradotto dal Christian Science Sentinel, 23 maggio 2011


Circa due anni fa, mi trovavo a giocare a casa di un amico. Stavamo costruendo dei ponti sulla palude nel bosco dietro casa sua, con tronchi, bastoni, pietre, e qualsiasi cosa riuscissimo a trovare. Una volta finito, ci dirigemmo verso casa.

Allora non sapevo che ci fosse un tavolo di legno da esterno, rovesciato e senza gambe, con dei chiodi sporgenti verso l’alto. Non si vedeva, perché era nascosto dalle foglie. Camminai sopra uno di questi chiodi e pensai che avesse solo bucato la scarpa, ma quando alzai il piede vidi molto sangue sul tavolo. Appena lo vidi, il piede cominciò a farmi male e io cominciai a urlare.

Zoppicai fino a casa del mio amico e urlai più forte perché il padre mi sentisse e venisse ad aiutarmi. Infatti corse a vedere cos’era successo. Quindi tornò dentro a prendere un po’ d’acqua per lavarmi il piede. Mentre succedeva tutto questo, io pensavo: “Sto bene, sono perfetta. Sono sempre perfetta, come Dio, sotto ogni aspetto”.

Dopo che mi ebbe pulito il piede, chiamò i miei genitori. Sa che siamo Scientisti Cristiani, perciò non applicò medicinali sulla ferita. Mia mamma arrivò subito (abitiamo dall’altra parte della strada) e mi aiutò a tornare a casa. Mi disse che stavo sempre camminando con Dio.

Quando fummo a casa, mio fratello maggiore mi cantò alcuni inni e tutti pregammo. Questo mi fece sentire molto più tranquilla di prima. Parlammo di come niente e nessuno possa impedirmi di camminare con Dio. Questo mi aiutò molto.

Il dolore scomparve velocemente. Mia mamma mi mise un cerotto. Circa un’ora dopo che ero tornata a casa, mi sentii sicura di poter camminare normalmente. Uscii a giocare con i miei amici senza provare alcun dolore.

Tre o quattro giorni dopo la ferita era completamente sparita. Non mi ricordo nemmeno quale piede fosse, anche se la scarpa ha ancora il buco!


Danika vive a Marlborough, Massachusetts, USA. Le piace giocare a baseball, a basket, nuotare e leggere.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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