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Affrontare la resistenza alla lettura di Scienza e Salute

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 16 luglio 2015

Originariamente pubblicato sul numero del 9 marzo 2015 del Christian Science Sentinel


Nel corso degli anni la mia relazione con Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy è stata caratterizzata da un certo grado di trascuratezza. Solo in questi ultimi cinque anni il mio cuore ha davvero incominciato a battere per questo libro, cosa che trovo peraltro naturale per una Scientista Cristiana spiritualmente attiva.

Non intendo comunque dire che ignorassi il libro. Erano rari i giorni che non lo utilizzavo per la preghiera personale o per il trattamento degli altri. Nel mio PC sono digitalizzati estesi file di argomenti ricercati in Scienza e Salute. Possiedo anche numerosi quaderni pieni di passaggi scritti a mano che, negli anni, mi hanno guidata e sostenuta. Questo libro ha anche formato la mia relazione con la Bibbia, dando vita ai suoi personaggi e alle sue storie, con cui adesso ho un rapporto più profondo. Di certo, Scienza e Salute ha costituito il fondamento dei miei insegnamenti e della mia pratica di guarigione.

La resistenza, oramai superata, riguarda la sua rilettura attenta e consecutiva. Attraverso la preghiera, ho appreso come la grazia di Dio mi abbia instillato un naturale desiderio di leggerlo per amore del libro stesso, e non soltanto per cercare una soluzione ai problemi.

Nel corso degli anni ho cercato di leggere il libro un mucchio di volte, ma in genere mi fermavo intorno alla pagina 200 per poi ricominciare daccapo. Desideravo riuscire a soddisfare l'aspettativa di Mary Baker Eddy: “Fate vostra la Scienza divina. Leggete questo libro da cima a fondo. Studiatelo, meditatelo” (Scienza e Salute, pag. 559).

Ciò che spesso intendo in quelle righe è la mia Leader che mi chiede di leggere il suo libro alle sue condizioni e non alle mie. Ovviamente, posso aspettarmi di trovare ispirazione per le mie necessità individuali e per aiutare i miei pazienti. Sono però disposta a lasciarmi condurre oltre i limiti di qualsiasi cosa io ritenga necessaria per la guarigione?

La svolta avvenne una sera, quando sentii quella fiacchezza mentale che nulla ha a che fare con la stanchezza fisica: è il mesmerismo, che tenta di farci credere che possiamo evitare di compiere i nostri doveri tutte le volte che vogliamo. Proprio nel momento in cui sarebbe stato naturale trovare qualche nuova idea nel libro, ecco che non riuscivo a trovarmi in sintonia con il contenuto della pagina che stavo leggendo: il solito vecchio ostacolo della propria mente personale che resiste alla rivelazione.

Chiesi a Dio con umiltà di aiutarmi a essere autoritaria nei confronti di questa resistenza. Chiusi il libro, e tenendolo in grembo, percepii proprio quel genere di amore che sentono i bambini quando sono in braccio ai genitori. Il conforto di Dio, che il libro rivela, mi stava abbracciando.

Con ardente desiderio di una guida, riconobbi di aver avuto sin dalla gioventù la vocazione per essere una Scientista Cristiana. Questa vocazione la capii da sola, non per il tramite di mia madre o di mia nonna. Tante volte, e con buona volontà, mi sono riapplicata a questa Scienza, mentre cresceva nel mio cuore la profondità della rivelazione. Attraverso la preghiera, ho anche percepito concetti simili ai seguenti:

  • Questo libro chiarisce il Consolatore, Scienza divina, riguardo il quale Cristo Gesù ha promesso che “v’insegnerà ogni cosa” (Giov. 14:26). Tu vuoi questo conforto.
  • Il malizioso magnetismo animale non può rendermi una Scientista Cristiana superficiale. Ho diritto al pieno accesso al libro, invece di creare un "marchio" personale di Scienza Cristiana che funziona per me.
  • Il senso corporeo del sé, che afferma di potermi impedire di leggere il libro, è proprio quello che il libro vuole distruggere. Tutte le preghiere sincere, volte a comprendere la mia identità spirituale e a far cadere il mio senso corporeo del sé, sono corroborate e avvalorate da questo libro. Mi merito, nella vita quotidiana, tale supporto. Paolo promise che “svestire l'uomo vecchio” è un'occorrenza naturale per coloro che abbandonano la carne e trovano la propria identità in Cristo (Vedi II Corinzi 5:16, 17).
  • Vincendo questa mia resistenza, aiuterò anche il prossimo a relazionarsi con questo libro, e potrò aiutare a neutralizzare l'odio irrazionale per la Verità ovunque ne avrò la possibilità. Non ha alcun senso che il Consolatore promesso da Gesù sia qui e la che gente non lo voglia conoscere!

Grazie a questa preghiera, aprii il libro con naturalezza e lo lessi finché trovai un'idea che mi indusse a una sosta e a gustare la forza del suo impatto sul mio pensiero. È la sacra conseguenza della lettura della rivelazione—idee che dirigono l'attenzione in modo da dedicare il pensiero allo Spirito.

Pregare, per la mia relazione con il libro, è diventata per me una pratica regolare. Tutte le volte che quelle vecchie bugie tentano di imporsi, prego per vedere il mio innato amore per la rivelazione che fu data a Mary Baker Eddy. Come onoro il suo ruolo essenziale di Scopritrice e Fondatrice della Scienza Cristiana, così onoro il mio ruolo di sua seguace e studente—volonterosa destinataria del suo dono.

Vi è ora un'innocente fanciullezza che è assai diversa dal vecchio intellettualismo che battagliava per cogliere il significato della sequenza dei capitoli, dei paragrafi, delle note a margine e via discorrendo. Adesso c'è un cuore aperto che dice: “Caro Dio, mostrami di questa pagina ciò che sono pronta a comprendere.” Il libro facilita una conversazione sempre più approfondita con Dio, Padre-Madre che sta parlando con Sua figlia.

Non è richiesto di capire tutto quello che è scritto in un colpo solo, ma di sentire quello che la rivelazione ha oggi in serbo per noi. Possiamo dare precedenza a quello che attira la nostra attenzione senza preoccuparci del resto, perché comprenderemo di più nelle letture successive. Lo scopo non è quello di arrivare alla fine del libro; sforziamoci invece di lasciare che sia il libro ad abbattere il falso senso che abbiamo di noi stessi. Vi è conforto nel sapere che il libro sta svolgendo il suo lavoro, aiutandoci a eliminare tutto ciò che non è in accordo con il Cristo-uomo.

Paolo fa chiaramente presente che non siamo noi responsabili della nostra crescita spirituale: “Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non sono salite in cuor d'uomo, son quelle che Dio ha preparate per quelli che l’amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito……Or noi abbiam ricevuto non lo spirito del mondo, ma lo Spirito che vien da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio” (I Corinzi 2:9, 10, 12).

Dio prepara e rivela ciò che siamo pronti a comprendere. Con questa prospettiva l'intelletto diventa servo del senso spirituale, invece di fargli da ostacolo.

Qualunque resistenza alla lettura di Scienza e Salute è falsa e priva di potere. La cosa meravigliosa sta nel fatto che è il libro che legge il modo in cui pensiamo realmente, perché è la verità che ci viene instillata dal nostro creatore. Abbiamo il diritto divino di impegnarci a vivere i reali pensieri spirituali che sono innati in noi. Un senso di ambivalenza potrebbe ancora tentare subdolamente di suggerirsi, ma sarà sempre più facile scorgerlo e rigettarlo.

La consapevolezza unica, Mente-Spirito, richiede e incita il nostro riconoscimento di quell'unica Mente-Spirito. Il fatto straordinario è che l'unica consapevolezza che abbiamo è proprio quell'unica Mente, e nulla può opporsi a questa Mente di Cristo che ci desta dal sogno di una mente personale nella materia.

La comunicazione amorevole di Dio continua senza interruzione in ognuno di noi. Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy soddisfa il desiderio più profondo del cuore di entrare in comunione con il nostro creatore.

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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