Parecchi anni fa, dopo aver pregato, mi sentii spinto a lasciare il mio impiego a tempo pieno per provare qualcosa di completamente diverso: avevo molto talento per le imitazioni delle celebrità, molto apprezzate nel corso degli anni, e mi sembrava fosse arrivato il momento giusto di esibirmi davanti ad un pubblico più ampio. Il cabaret è un lavoro generalmente piacevole, tuttavia c’erano diverse difficoltà, non ultima il riuscire a farsi assumere da agenti vari e proprietari di locali.
Pregavo quotidianamente per risolvere questo problema e occasionalmente chiesi l’aiuto di un practitioner della Scienza Cristiana. Appena cominciai a rivolgermi a Dio con regolarità, cominciarono ad arrivare proposte di lavoro, tuttavia l’aspetto più interessante per me sta nel fatto che le proposte di lavoro arrivarono quasi sempre da fonti inaspettate. Se ad esempio lo spettacolo serale richiesto da un determinato agente aveva avuto successo, mi aspettavo che tale agente mi avrebbe richiamato presto; invece le cose andavano diversamente, e contrariamente alla mia idea limitata sulla provenienza del lavoro, di solito ricevevo una telefonata da qualcuno che non avevo minimamente preso in considerazione, alle volte qualcuno che non conoscevo nemmeno.
Sebbene la carriera di cabarettista non sia poi durata molto né sia stata un’attività a tempo pieno, è stata un’esperienza che mi ha aiutato a comprendere meglio che la mente umana tende ad avere un concetto ristretto e materialista delle possibilità per il bene: invece l’unica Mente divina, Dio, è infinita e di conseguenza non conosce limiti.
Riferendosi aDio, la Bibbia dichiara: “Egli non ricuserà alcun bene a quelli che camminano nella integrità” (Salmi 84:11), alle volte, però, la risposta che Dio ci sta dando può venire oscurata dalla nostra preoccupazione collegata a ciò che riteniamo di poterci realisticamente aspettare. Quelle volte che mi sono sentito frustrato a causa di una valutazione limitata delle opportunità a mia disposizione, a causa di una prospettiva basata semplicemente su come le cose apparivano in quel momento, ho capito che è utile riprendere le verità spirituali di base, comprendere attraverso la preghiera la natura effettiva e illimitata della vita in Dio. Mary Baker Eddy scrive in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture: “Per ragionare correttamente dovremmo tener presente nel pensiero un solo fatto, cioè, l’esistenza spirituale”. Poi continua, riferendosi a Dio come Vita: “In realtà non vi è altra esistenza, poiché la Vita non può essere unita alla sua dissomiglianza, la mortalità” (pag. 492).
Questa realtà spirituale dell’esistenza emerge dagli insegnamenti della Bibbia: dalle Scritture possiamo apprendere che Dio è Spirito infinito, Amore sconfinato; che Egli è la Mente onnisciente, l’unico creatore e governatore dell’uomo e che l’uomo è la Sua somiglianza, completa, soddisfatta e spirituale. Il punto di vista mortale delle cose, un vicolo cieco, non costituisce la realtà del nostro essere, per quanto ostinato e solido possa apparire. Questo è il motivo per cui esiste una risposta appropriata e forse, alle volte, inaspettata, proveniente da Dio per chiunque, oggi e ogni giorno.
Ritornando brevemente alla mia esperienza nel campo dell’intrattenimento, ciò che all’inizio mi spinse a fare un tentativo derivò dalla preghiera di poter utilizzare più pienamente i miei talenti. Un giorno mi capitò di provare un desiderio sentito e spontaneo di ringraziare un cabarettista che conoscevo bene per le risate che aveva suscitato e per la musica che aveva prodotto durante la sua lunga carriera televisiva. Avevo deciso di scrivergli una lettera, ma poi seppi che dopo poche settimane avrebbe tenuto uno spettacolo in città. Potei così ringraziarlo di persona, sul palco, come attore volontario del pubblico.Questo avvenimento sembrava davvero incredibile, completamente inaspettato e mi ispirò a tentare la carriera cabarettistica a livello professionale.
Tutto quello che succede al mondo, e forse nella vostra vita, potrebbe fortemente indurvi a pensare che sia irrealistico aspettarsi nuove prove della bontà di Dio. Tuttavia gli insegnamenti e le opere di Gesù Cristo indicano la naturalezza di testimoniare il potere della legge divina per far emergere l'armonia nella vita di tutti i giorni. Il Maestro non svolse il suo lavoro secondo un punto di vista umano e limitato, ma in base a ciò che egli comprese della perfetta creazione della Mente divina, dell’esistenza spirituale come unica realtà.Mary Baker Eddy dichiara: “Il pensiero umano non ha mai proiettato la minima parte del vero essere” (Scienza e Salute, pag. 126). Inoltre nella sua definizione di Mente, sempre in Scienza e Salute, specifica: “la Deità, che delinea ma non è delineata” (pag. 591).
Alle volte sono ancora incline ad avere una visione ristretta di come si possa risolvere una situazione o soddisfare una necessità, ma questo non tiene conto di ciò che la Mente divina vede o conosce della sua creazione o di ciò che del bene illimitato è in continuo svolgimento. Moltissime persone hanno dimostrato attraverso la preghiera, anche in modo modesto, la realtà del governo perfetto dell’uomo da parte di Dio con la guarigione di malattie, carenze, relazioni problematiche, problemi di lavoro e molto altro.
Gesù insegnò quanto sia fondamentale la preghiera, che, per così dire, chiude la porta alle valutazioni fornite dal ragionamento umano e al senso fisico della vita. Questo genere di preghiera apre il pensiero a ciò che Dio ci sta dicendo: colui che ci mostrò la via disse: “…cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte” (Matteo 6:33). Alle volte ci vogliono pazienza e persistenza per dimostrarlo, ma se Dio è Amore infinito – cosa che Egli è – e l’uomo è a Sua somiglianza, è altamente ragionevole, e non ingenuo, aspettarsi un esito che porti progressivamente alla guarigione, magari a qualcosa che non avevamo previsto.
Si tratta di un prezioso punto di vista, pratico anche quando affrontiamo i problemi difficili del mondo tramite la preghiera: il Salmista disse:"Anima mia, acquétati in Dio solo, poiché da lui viene la mia speranza” (Salmi 62:5). Che la necessità sia individuale o su scala più ampia, è appropriato aspettarsi che la preghiera possa contribuire a mettere in luce nuove risposte di origine divina a beneficio di tutti.