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La scelta primaria

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 1 settembre 2010

Tradotto dal Christian Science Journal, marzo 2010


“Beh, tu devi avere una fede molto grande...o forse, un dono speciale!”   “Questo sembra molto più difficile che prendere una medicina!”   Questi sono i commenti che ho udito quando qualcuno ha scoperto che io sono un membro della chiesa della Scienza Cristiana e pratico la guarigione spirituale.  

Ma la pratica della Scienza Cristiana - l’applicazione delle leggi di Dio come furono insegnate e dimostrate da Gesù - non è una guarigione dovuta alla fede né ad un dono particolare e  personale. .Non è neppure qualcosa di difficile. Tutto ciò che essa richiede è una semplice ma profonda, comprensione di un esposto a sua volta semplice ma profondo, che si trova nella Bibbia: “Tu non avrai altri dii davanti al mio cospetto”. (Esodo 20: 3). O come dichiarato da Gesù: “Il primo di tutti i comandamenti è, ascolta, o Israele: il Signore Iddio nostro è l’unico Signore: e tu amerai il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la tua forza” (Marco 12: 29,30). Gesù comprese che l’obbedienza al Primo Comandamento implica una radicale riorganizzazione dell’universo, da ciò che sembra essere a ciò che realmente è.

Da un punto di vista umano, l’universo è una creazione materiale limitata, soggetta a molteplici, complesse forze fisiche. Ma il Primo Comandamento richiede realmente di vedere l’universo dal punto di vista dello Spirito – che rivela Dio come Unico e Solo, che include tutta la creazione. E’ il corretto enunciato di Dio e dell’universo – che attesta che esiste solo l’Onnipotente, l’Onnipresente ed Onnisciente, e le Sue idee. E non vi è altro potere, presenza o Mente.  

Più di un’esigenza biblica, il Primo Comandamento è la promessa biblica che solo l’Amore divino adora la Sua creazione e veglia su di essa. E ciò esclude ogni opposto potere o forza. La Scienza Cristiana è lo studio sistematico e l’utilizzazione del potere e della bontà di Dio per superare tutto ciò che include il falso senso di peccato, malattia e morte.  

Tutti possono obbedire a quest’ordine di mettere Dio al primo posto, poiché Egli è Tutto e spinge l’intera creazione a conoscere e a vivere questa realtà. Anche accettando questo dato divino, per noi rimangono delle scelte da fare. Se per noi Dio è tutto e viene prima di tutto, Lo amiamo più di qualunque altra cosa? Siamo pronti a vivere un’esistenza consacrata alla guarigione come prova del nostro amore? Ci distogliamo dai conseguimenti mondani che impediscono di accordare il primo posto a Dio? La Bibbia fornisce esempi di coloro che fecero scelte simili e i risultati conseguiti.

Mosè, dopo aver dato ai Figli d’Israele il Primo Comandamento, chiese loro di scegliere tra obbedire o disobbedire a questa regola. Per lui, ciò era più che una decisione morale. Era la scelta definitiva tra “la vita e il bene, la morte e il male” (Deut.30: 15). La decisione di Mosè e degli Israeliti d’essere fedeli a Dio nonostante le molteplici pressioni contrarie, benedisse un intero popolo per dei secoli.

Pur amando costantemente Dio, Gesù scelse in tutta coscienza di servirLo, prima ancora di cominciare il suo ministero pubblico:   mentre soggiornava nel deserto, Gesù dovette far fronte a tre tentazioni che cercavano di convincerlo ad accettare un altro potere oltre a Dio. Egli le respinse tutte, facendo tacere l’ultima tentazione ed invocando il potere divino e l’autorità del Primo Comandamento: “Va’ Satana, poiché sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto.”( Matt.4:10). Con una sola frase, egli scoprì e respinse l’errore che gli era apparso, e scelse di servire Dio, Spirito. Il mondo non fu mai più lo stesso. Gesù chiese a tutti i suoi discepoli – a tutti i Cristiani – di fare la sua stessa scelta.

Mary Baker Eddy, la Fondatrice della Prima Chiesa del Cristo, Scientista, ha riscoperto la natura radicale e spirituale del Primo Comandamento, che si manifesta  in  reali guarigioni, quando vi si obbedisce. Questa è la pietra angolare della Chiesa che ella ha fondato. Spiegando cosa sia la Scienza Cristiana, ella scrisse in Scienza e Salute con chiave delle Scritture: “ La prima richiesta di questa Scienza è: ”Non avrai altri dii dinanzi a me”. Questo “me” è Spirito. Quindi il comandamento significa: ”Tu non avrai né intelligenza, né vita, né sostanza, né verità, né amore, che non siano spirituali.” (S&S pag. 467). In un’altra parte dello stesso libro ella spiega le conseguenze di questo comandamento: “Il Principio divino del Primo Comandamento è la base della Scienza dell’essere, per mezzo della quale l’uomo dimostra salute, santità e vita eterna”. (S&S pag. 340).

La Chiesa della Scienza Cristiana fornisce le fondamenta e la struttura per apprendere la Scienza Cristiana ed ottenere così questi risultati. Obbedire al Primo Comandamento vuol dire praticare la Scienza Cristiana, e praticarla, è obbedire al Primo Comandamento. Obbedendo allo Spirito, Dio, si prende naturalmente coscienza dell’armonia di un universo governato da Dio. Questa armonia divina apporta guarigione oggi come ai tempi biblici.

Allora perché unirsi alla Chiesa e partecipare alle sue attività? Perché non è giusto studiare la Scienza Cristiana per se stessi? Forse quest’analogia ci aiuterà.  

Supponete di desiderare di attraversare l’oceano:   potete fare questa traversata da solo a bordo di una canoa o con molte altre persone su una nave da crociera, ma qual è il modo più sicuro e più rapido? La nave, per la sua forma, la sua potenza e l’esperienza dell’equipaggio, è senz’altro la scelta migliore. Questa nave è come la Chiesa. Forte di più di un secolo di guarigioni documentate, la Chiesa della Scienza Cristiana ha costruito una solida struttura per imparare come guarire. Coloro che si appoggiano unicamente su Dio e le Sue leggi che sono la Scienza Cristiana, possono testimoniare di guarigioni di malattie di cuore, attacchi cerebrali, diabete, cancro, fratture e molti altri mali. La Chiesa forma un gruppo mondiale di membri guaritori.  

Sia colui che  pagaia sulla canoa,  come pure coloro che si trovano sulla nave,  possono adorare l’unico Dio, ma coloro che scelgono di stare assieme hanno comunque un netto vantaggio:   possono aiutarsi e sostenersi l’un l’altro e crescere spiritualmente grazie a lezioni disinteressate impartite dalla vita di gruppo. Tutto ciò è di grande aiuto, quando si attraversa un “oceano” di resistenza, materialismo e ostilità.

La Chiesa non è solo simile ad una nave, ma essa è anche paragonabile ad un’àncora. L’àncora non è un concetto limitativo, ma esattamente l’opposto:   essa libera, dà sicurezza alla nave, le impedisce di andare alla deriva e permette alla nave e agli occupanti di conservare l’energia necessaria per altre circostanze. La Chiesa opera allo stesso modo per i suoi membri. Essa impedisce loro di essere trasportati lontano da Dio da correnti distruttive e permette loro, in tutta sicurezza, di prodigare energie per benedire e guarire. La nostra pratica individuale della guarigione dà forza alla Chiesa, e la Chiesa dà forza alla nostra individuale pratica della guarigione.

Così se la guarigione è l’inarrestabile risultato dell’obbedienza al Primo Comandamento, e la Chiesa costituisce una protezione universale e un’offerta di guarigione, perché non vi è un maggior numero di persone che scelga di intraprendere la pratica della guarigione e si unisca alla Chiesa? La risposta è semplice: è a causa del serpente metaforico di cui si parla per la prima volta nel secondo capitolo della Genesi. Come lo definì Mary Baker Eddy in Scienza e Salute, il serpente rappresenta “l’astuzia; una menzogna;... la credenza  in più di un Dio;...” (S&S pag. 594). 

Proseguendo in questa definizione, Mary Baker Eddy affermò che il serpente è “ la prima pretesa che vi sia un opposto dello Spirito, o il bene, e che questo opposto venga definito materia o il male...”  Ne risulta che il serpente è la prima pretesa che sembra operare in opposizione al Primo Comandamento. Questa prima pretesa che vi sia più di un Dio, opera come subdola suggestione  travestita da nostri propri  pensieri in rivolta contro l’unico Dio. Generalmente questo serpente viene a ciascuno di noi con la credenza in un universo materiale contrario a Dio, Spirito. In particolare, bersaglia gli Scientisti Cristiani tentandoli ad abbandonare la guarigione spirituale e la Chiesa – le due attività più potenti che portano salvezza al mondo e annientano le pretese del serpente. Queste pretese sovente si presentano in nome del bene. Questa è l’astuzia del serpente. Per corrompere i giusti, che amano Dio, le perfide suggestioni si presentano come qualcosa di benefico. Nel racconto Biblico, fu così che operarono riguardo ad Eva.

La prima subdola suggestione, venne ad Eva come se fosse il suo proprio pensiero, affermando che ella sarebbe divenuta “simile a Dio“ e “intelligente.” Invece ciò la portò ad una vana follia ed alla sua separazione da Dio e dalla Sua bontà. Anche oggi il serpente agisce in questo modo. Agli Scientisti Cristiani oggi suggerisce che le buone attività umane sono altrettanto importanti quanto la definitiva guarigione spirituale. Può indurre a pensare che le opere di carità, il volontariato, la raccolta di fondi ed altre opere di beneficenza, costituiscano i doveri principali del “buon Cristiano, piuttosto che la partecipazione in attività volte a formare un buon practitioner della Scienza Cristiana. Questa pretesa sottile, non ci priva soltanto della pratica della guarigione, ma riduce la Scienza Cristiana che è “ la più grande e la più santa di tutte le cause “, (Miscellaneous Writings 1883-1896, p.177) ad un semplice passatempo spirituale o ad una buona causa tra le molte altre.

Rimanere coscienti di come il serpente si traveste è il primo passo necessario in un procedimento che include scoperta, rifiuto, e protezione. In primo luogo è necessario discernere le pretese del serpente, per non essere ingannati dalla loro apparenza di opere altruistiche. In secondo luogo bisogna respingerle come impotenti nei riguardi di un Dio- onnipotente. Ricordiamoci che anche Eva aveva una scelta: il serpente non poteva obbligarla ad accettare la tentazione postale davanti. Anche noi abbiamo la scelta. L’evidenza di malattia, mancanza, o qualunque altra tentazione può essere respinta con sicurezza vedendola come un’aggressione mentale senza validità. Si tratta di una suggestione, e non di un fatto divino. Infine, si può comprendere che la protezione si trova nella Chiesa di Dio, dove non esistono serpenti. Dobbiamo essere ben “attenti al serpente” quando esso tenta di farci allontanare dalla Chiesa e dalle nostre attività guaritrici per prendere parte a qualunque altro impegno apparentemente utile.

Obbedendo al Primo Comandamento, non soltanto metteremo Dio al primo posto nelle nostre vite, ma  riconosceremo che Egli è la Vita, la nostra vita, e che Egli sovviene a tutte le nostre necessità e a quelle dei nostri cari. Troveremo che la Chiesa è un rifugio, un rinnovamento della nostra esistenza, ed una benedizione per tutti gli aspetti della nostra esperienza.  

A volte il serpente si presenta come una suggestione “benigna” o “utile” o come la tentazione di abbandonare le opere di guarigione cristiana, ma ciò che è dietro al serpente è tutto meno che benigno o utile. L’odio organizzato contro la Scienza Cristiana e il suo santo lavoro di guarigione, è aggressivo. Le teologie che descrivono Dio e l’uomo come fisici e vulnerabili, se non cattivi; il tentativo medico-farmaceutico di avere l’egemonia mondiale; un materialismo smodato, sono solo alcune delle forze prevalenti che operano per insidiare tutto ciò che è buono, soprattutto il successo della pura guarigione della Scienza Cristiana. A nulla serve temere o biasimare questi falsi dei. Evitarli non mette fine alla loro negativa aggressione alle coscienze umane. Queste influenze mentali, che alimentano le suggestioni del serpente, devono essere interamente cacciate dalla comprensione dell’unico Dio, Spirito.

L’obbedienza al Primo Comandamento, vissuta istante per istante in profonda umiltà, vincerà le pretese del serpente provando che non esiste alcuna primitiva pretesa o potere opposto a Dio. L’inevitabile conseguenza di un simile devoto amore per Dio, sarà la completa guarigione dei nostri mali e di coloro per i quali noi preghiamo. 

 La Chiesa è il culto collettivo dell’unico Dio, e il potere di guarigione collettivo di questo pensiero unito può spostare delle montagne mentali.  Come una stanza oscura è resa luminosa se molte persone accendono le loro lampade, invece che una sola, così i servizi della chiesa, con il fervore dei membri per la guarigione Cristica, avranno come risultato una redenzione potente, e la trasformazione di tutti i presenti. Tuttavia il serpente vorrebbe assopire le chiese con la credenza che i servizi religiosi servano solo ad aumentare l’ispirazione ed i membri. Queste cose sono buone, ma sono un povero sostituto per il tipo di dinamica guarigione che lascia penetrare attraverso la condizione umana la realtà spirituale e la presenza dell’unico Dio, Spirito, qui ed ora.

Una Chiesa della Scienza Cristiana fece questa scoperta riconsacrandosi, sia individualmente che collettivamente, alla guarigione spirituale che scaturisce dalla conoscenza e dalla fiducia nell’unico Dio. Molto presto questa chiesa ebbe l’opportunità di provare realmente di essere fondata sul Primo Comandamento.  

Durante un servizio domenicale, un uomo che non era un membro, si sentì male e poi cadde a terra.  Egli non dava alcun segno di vita. Immediatamente i membri cominciarono a pregare. Un membro si prese cura di lui sussurrandogli delle verità. Un altro chiamò un practitioner elencato sul Journal della Scienza Cristiana e che era in Scuola Domenicale,  perché si unisse ai loro sforzi guaritori.. Altri membri si unirono quietamente in preghiera. Il servizio terminò senza essere stato interrotto e i membri decisero di rimanere per pregare con fervore. Per qualche tempo, questo gruppo di discepoli fedeli, uniti nella convinzione che vi sia un solo Dio, che è Vita, continuò a pregare senza tema alcuna. Neppure l’evidenza apparente della morte poteva farli prostrare per adorare qualsiasi cosa che non fosse Vita. Un senso di pace e di santità permeò questa chiesa. Poi così naturalmente come il levar del sole, l’uomo aprì gli occhi e cominciò a parlare. In qualche minuto, fu in piedi camminando senza problemi. Egli e sua moglie furono profondamente riconoscenti per l’amore e la calma manifestati da tutti.

La pratica della guarigione di ognuno dei presenti fortificò questa chiesa, e la chiesa fortificò la pratica  di ciascuno di loro.   Questa forte dimostrazione del potere di Dio non era dovuta né ad una fede cieca, né ad un intervento miracoloso. Era il risultato scontato di una chiesa consacrata che viveva e guariva realmente con il Primo Comandamento. Le persone presenti non si erano lasciate ingannare dal serpente credendo che vi fossero attività ben più importanti di quella della Chiesa del Cristo, Scientista, che opera per cambiare il mondo, scuoterne e redimerne il pensiero. 

Il Primo Comandamento non è cambiato nel corso dei millenni, come pure non è cambiata la totalità di Dio, e coloro che scelgono di rimanere con la Chiesa che è fondata sull’unico Dio, Spirito, conosceranno gli effetti guaritori di questa Chiesa.  

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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