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Guarigione dal mal di denti

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 13 settembre 2017

Originariamente pubblicato sul numero di Novembre 2011 de The Christian Science Journal


Una recente guarigione dal mal di denti mi ha spinto a riflettere bene su cosa io intenda per preghiera efficace.

Se guariamo istantaneamente, riconosciamo che la preghiera ha avuto successo, e molte mie guarigioni sono infatti avvenute in questo modo. Ma se, invece, dopo aver pregato siamo ancora sofferenti? O se abbiamo pregato per cinque giorni e abbiamo comunque sofferto di tutti i sintomi del raffreddore? O ancora, ci siamo rivolti ad un practitioner per avere un sostegno con la sua preghiera e nemmeno questo sembra essere d’aiuto? Questo è il momento in cui rischiamo di aprire le porte alla suggestione che la preghiera non sia efficace e, dando retta a questa suggestione, lasciamo entrare anche lo scoraggiamento e la sconfitta.

Nel caso del mio mal di denti, decisi di ribellarmi alla conclusione che la preghiera non stesse funzionando per due ragioni. La prima: avevo avuto molte dimostrazioni che ciò che viene riportato dai sensi materiali non corrisponde alla realtà spirituale, e allineare il pensiero con la realtà spirituale, nonostante ciò che viene riportato dai sensi materiali, porta un cambiamento che è tangibile per quegli stessi sensi - in altre parole, i sensi materiali non possono informare la realtà, ma è la realtà che può informare e di fatto informa i sensi; la seconda ragione: sapevo che uno spostamento di focalizzazione del pensiero dall'evidenza materiale alla realtà spirituale, è il precursore della guarigione fisica.

Questo ragionamento mi portò al riconoscimento che anche nel mezzo di situazioni che sembrano inesorabili, la preghiera ha successo se il pensiero cede al senso spirituale. Così cominciai a cercare prove di tutto ciò e realizzai che, sebbene il dolore fosse piuttosto intenso, stavo facendo ciò che segue:

  • mantenere un senso di gratitudine verso Dio e la Sua bontà
  • rifiutare di cadere nel pantano del pensiero negativo
  • riconoscere la presenza di Dio pur in mezzo alle difficoltà
  • rimanere calma e ascoltare davvero le idee spirituali
  • prestare attenzione alle idee spirituali che mi venivano senza metterle in discussione.

Quando abbandonai la preoccupante suggestione che la preghiera non stesse avendo effetto,  mi sentii pervasa da uno straordinario senso di gratitudine e pace. Riconobbi con gioia l’effetto estremamente potente che stava avendo sul mio pensiero e il mal di denti diminuì. Presto fu giorno e riuscii ad alzarmi e a svolgere le mie consuete attività. Soltanto alla sera mi resi conto che il dolore era già completamente scomparso nel corso della giornata. È passato più di un anno e quel dente non mi ha più dato alcun problema.

L’affermazione che la preghiera non ha alcun effetto lì dove sono implicate le leggi materiali e fisiche, grava pesantemente sul pensiero umano. Mary Baker Eddy studiò approfonditamente questo fenomeno e ne espose le basi fraudolente nei suoi insegnamenti e nei suoi scritti. Ma avvertì anche i suoi allievi di contestare tale dichiarazione del male e di non ignorarla.

Mary Baker Eddy scrisse su un taccuino, sotto il titolo “regole per vincere il magnetismo animale”: “1. Capire cosa esso [il magnetismo animale] stia cercando di fare. 2. Sapere che non può farlo. 3. Assicurarsi che non venga fatto” (Diario EF113, Collezione Mary Baker Eddy, Biblioteca di Mary Baker Eddy).

Nel caso del mio mal di denti, alla fine capii che una mancanza di fiducia nella guarigione spirituale, se la rifiutavo, non poteva influenzarmi né diventare una mia opinione. Il mio rifiuto di ciò che “il male stava cercando di fare” mi diede la forza di proseguire, finché l’evidenza fisica cedette completamente alla realtà spirituale sulla quale erano basate le mie preghiere e quelle del practitioner.

Il profeta Isaia scrisse: “gli umili avranno abbondanza di gioia nell’Eterno…” (29:19).

 Sento che l’umiltà ha giocato un ruolo importante in questa guarigione. Dobbiamo resistere al dolore e ai pensieri negativi che può portarsi dietro, ma talvolta il modo per farlo è semplicemente quello di essere estremamente umili dinnanzi a Dio e concordare sinceramente con i fatti spirituali. In cambio arriverà la gioia, con la guarigione nelle sue ali.

Kathleen Reed
Kailua Kona, Hawaii, USA

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

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