Skip to main content Skip to search Skip to header Skip to footer

L’identità non può venir trafugata

Da L'Araldo della Scienza Cristiana - 6 marzo 2017

Originariamente pubblicato sul numero di Novembre 2011 de The Christian Science Journal


In questo ultimo anno ci sono state innumerevoli violazioni della sicurezza: la posta di Google, Lockheed, il network Playstation di Sony ed i servizi di sicurezza del governo, per menzionarne qualcuna. Gli hacker sono riusciti ad accedere, attraverso internet, alle informazioni personali di milioni di account personali così come alle informazioni segrete di aziende e governi.

Sebbene internet costituisca una enorme e comoda fonte di conoscenza, allo stesso tempo espone informazioni riservate in modi che mai avremmo immaginato. Le comuni protezioni, una volta “invulnerabili”, non sono più “sicure”. Allora come possiamo proteggerci dalla minaccia del furto di identità?

Trovo che rivolgermi a Dio in preghiera sia il miglior sistema di sicurezza esistente. Dio, Amore divino, è sempre presente a salvaguardarci, non importa quale sia la circostanza. Egli mantiene al sicuro la nostra identità e qualsiasi cosa ad essa associata.

La visione corretta di Zaccheo da parte di Gesù fu ciò che trasformò il carattere dell’uomo.

La Bibbia narra l’episodio di un uomo di nome Zaccheo (vedi Luca 19:1-10), esattore conosciuto per l’attività fraudolenta nella riscossione delle tasse. Un giorno, mentre Gesù stava attraversando il villaggio, Zaccheo, preso dall’entusiasmo per la presenza di Gesù, si arrampicò su un albero per cercare di vederlo più da vicino. Circondato dalla folla, Gesù notò Zaccheo e si fermò a parlargli. In quel breve incontro, Zaccheo, proprio lì ed in quel momento, promise di dare ai poveri metà dei suoi beni e quattro volte tanto le cifre che aveva estorto sotto false pretese.  L’uomo fu totalmente rigenerato.

Cosa fece Gesù in quei brevi momenti in cui i due erano insieme? Come racconta la storia, non affrontò mai direttamente il tema della disonestà con Zaccheo, ma deve aver elevato il pensiero per vedere l’uomo creato da Dio, e questo cambiò Zaccheo. In Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, Mary Baker Eddy scrive: “Gesù vedeva nella Scienza l’uomo perfetto, che a lui appariva proprio dove i mortali vedono l’uomo mortale peccatore. In quest’uomo perfetto il Salvatore vedeva la somiglianza stessa di Dio, e questa visione corretta dell’uomo guariva i malati” (pag. 476: 33). Fu la visione corretta di Zaccheo da parte di Gesù che trasformò il carattere dell’uomo. In altre parole, niente poteva mai venir trafugato dall’identità di Zaccheo a somiglianza di Dio: innocenza, onestà e purezza.  Nella realtà divina, niente di ciò che era stato conferito da Dio avrebbe mai potuto essere portato via coloro che Zaccheo aveva defraudato. Il rifiuto di Gesù di lasciarsi ingannare da qualsiasi falsa evidenza, sistemò l’intera situazione per ciascuna persona coinvolta.

Queste idee si dimostrarono efficaci l’anno scorso quando anche io feci esperienza di un furto d’identità. Quando arrivò il nuovo estratto conto di una carta di credito, notai che c’erano circa 1.000 dollari in acquisti e prelievi da bancomat all’estero, che né mio marito né io avevamo effettuato. Quando chiamai la società di credito per denunciare la frode ed investigare sull’accaduto, fummo avvisati che avremmo potuto essere ritenuti responsabili del pagamento del conto.

Niente della mia identità derivata da Dio poteva essere rubato o usato impropriamente.

Non era una notizia incoraggiante e la paura iniziò ad insinuarsi. Mi sentii violata da qualcuno che si era impossessato delle mie informazioni personali e mi aveva rubato soldi. Ero anche scettica sul fatto che l’emittente della carta di credito seguisse il caso fino in fondo ed ottenesse la prova necessaria per la rinuncia agli addebiti. Sembrava ingiusto che dovessimo pagare per la disonestà di qualcun altro.

Ma i messaggi angelici di Dio corsero in mio aiuto e bloccarono la porta a quel modo ragionare che non presentava vie di uscita.  Per esperienza sapevo che dovevo distogliere lo sguardo da quello che i sensi materiali stavano affermando ed elevare il pensiero verso ciò che era vero spiritualmente. Cosa conosceva Dio di tutto questo?

Ebbene, innanzi tutto sapevo che Dio era buono. Che Egli era colui che forniva tutto il bene. Niente di quello che Dio mi aveva dato poteva mai essere portato via. Dio aveva creato me e tutto ciò che costituiva la mia identità. Niente della mia identità derivata da Dio poteva essere rubato o usato impropriamente. Il Principio divino governa e protegge ogni aspetto del mio essere e niente può mai invaderlo o violarlo. Proprio lì dove sembrava che qualcosa di buono mi fosse stato portato via, Dio stava tenendo tutto al sicuro.

Allo stesso modo, gli autori della frode erano espressione della Verità di Dio, completi, onesti ed affidabili. L’uomo, quale immagine e somiglianza di Dio, include ogni idea giusta e non manca di nulla che potrebbe essere portato via da un altro. Il figlio di Dio è buono e retto, e non poteva esserci nemmeno un momento in cui il riflesso di Dio potesse essere tentato di rubare. Trovai consolazione anche in una strofa di un inno che recita:

“Di Verità sei figlio,
dal cuor puro e mondo;
cammini immacolato
in disparte, per le vie del Cristo”.

(Innario della Scienza Cristiana, Emily F. Seal, Inno 382)

Per quanto riguarda la società di credito, pregai per vedere che anche loro erano gli onesti figli della Verità e potevo sentirmi grata che fossero desiderosi di indagare sulla vicenda. Ero riconoscente per il funzionario che seguiva il mio caso, così paziente da spiegarmi l’intera procedura investigativa. Ed ero anche grata per gli ispettori che stavano compiendo i controlli su bancomat e negozi dove erano stati fatti gli acquisti fraudolenti.

Il figlio di Dio è buono e retto, e non poteva esserci nemmeno un momento in cui il riflesso di Dio potesse essere tentato di rubare.

Affermai in preghiera che vi era una sola Mente, cioè Dio. Non un gruppo di piccole menti, che vagavano in molteplici direzioni in una ricerca senza speranza. Niente poteva essere nascosto, perché la Mente divina avrebbe rivelato qualsiasi cosa necessitasse di essere scoperta. Nella Bibbia è scritto: “… non v'è niente di coperto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia ad esser conosciuto” (Luca 12:2). Né cattiva gestione della società né burocrazia potevano ostacolare il processo divino di scoperta della verità.

Un paio di settimane più tardi, fui felice di sapere che i colpevoli erano stati arrestati e che saremmo stati rimborsati sul conto il mese successivo. Sorprendentemente, notai che non solo era stato effettuato il rimborso, ma erano stati anche accreditati erroneamente 1.000 dollari in più. Ora era il mio turno di esprimere onestà ed integrità! Quando notificai l’errore alla società di credito, essi realizzarono che anche le singole imprese mi avevano inavvertitamente rimborsato. Scoprirono che c’era un errore nei loro sistemi informativi che risultava in doppi rimborsi, cosa che mai nessuno in precedenza aveva portato alla loro attenzione. Non solo io ero stata benedetta, ma ora la società di credito e le attività con cui erano in affari potevano risolvere il grave problema, traendone a loro volta beneficio.

Il nostro Padre-Madre Dio sostiene la nostra identità e la protegge. Niente del bene che Dio ci dà può mai venire rubato, macchiato o portato via.


Valerie Minard è practitioner e vive a Collingswood, New Jersey, USA

La missione de l’Araldo

L’Araldo della Scienza Cristiana fu fondato nel 1903 da Mary Baker Eddy. Il suo scopo è di “proclamare l’attività e la disponibilità universali della Verità”. La definizione di “araldo”, come indicata in un dizionario: “colui che avverte — un messaggero mandato avanti per annunciare l’approssimarsi di ciò che segue”, dà un significato particolare al nome Araldo ed inoltre indica il nostro dovere, il dovere di ognuno di noi, di vedere che i nostri Araldi assolvano alla loro responsabilità, una responsabilità inseparabile dal Cristo e annunciata per la prima volta da Gesù (Marco 16:15): “Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura”.

Mary Sands Lee, Christian Science Sentinel, 7 luglio 1956

Scopri di più su l’Araldo e sulla sua missione.